Veterinaria

Termografia veterinaria su animali

In veterinaria permette di determinare in modo non invasivo la presenza di diverse patologie e di constatarne la gravità. L’utilizzo di questa tecnica che ormai conta trent’anni di sviluppo, ha apportato dei benefici che sono scientificamente provati. Infatti colma diverse lacune presenti in altre tecniche e mostra l’effettivo stato fisiologico dell’animale.  E’ possibile ottenere la mappatura grafica in tempo reale della temperatura superficiale della pelle a seguito delle mutazioni del flusso sanguigno e la metabolizzazione dei tessuti.
In ogni caso questa tecnica non invasiva sia per l’animale che per l’operatore viene utilizzata parallelamente a supporto di altri sistemi diagnostici. Tutti elaborati ed analizzati dai medici specialisti.
Con l’analisi termografica è possibile individuare in anticipo lesioni, prima che siano clinicamente evidenti. Si possono inoltre monitorare gli animali nelle fasi della guarigione.

Le patologie

Quelle più comunemente riscontrabili nella maggiore dei casi sono quelle nei tendini e nei legamenti, problemi muscolari. Anche lesioni dei nervi, malattie articolari, eccessi di callosità, anomalie ossee, infiammazioni. Il risultato è ottimale in presenza di animali di grossa taglia. Infatti nei piccoli animali, oltre che una minore area da analizzare, spesso è presente un rivestimento superficiale come pelliccia e piume. Queste interferiscono con la lettura della temperatura.
Altra caratteristica importante della tecnica termografica, favorita dalla facilità di trasporto della strumentazione, è l’applicazione come monitoraggio di massa su animali da allevamento. Questo consente l’individuazione precoce di alterazioni che non hanno ancora provocato segni clinici in animali apparentemente sani. Si limitano gli stress degli spostamenti, in quanto essi vengono analizzati nell’ambiente in cui vivono. Individuati i capi potenzialmente malati all’interno del gruppo, questi possono essere di seguito sottoposti a controlli più approfonditi. In questo modo si garantisce la prevenzione al problema.

Bovini

Altro uso della termografia ad infrarossi è per l’analisi della temperatura superficiale della mammella della vacca da latte dopo la mungitura. Infatti la mungitrice può influenzare la circolazione sanguigna del capezzolo, poiché l’azione di allungamento esercitata dal vuoto, può provocare edema e congestione, alterando il meccanismo di difesa contro la penetrazione di batteri attraverso il canale del capezzolo. Anomalie termiche riscontrate in queste aree possono indicare infiammazioni superficiali o problemi di circolazione.
Le immagini termografiche su animali sono di supporto ai medici veterinari delle varie specializzazioni, e attraverso l’analisi sono gli unici in grado di rilasciare una prognosi dell’eventuale complicazione.

Altre Applicazioni

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