Ristrutturazione e Certificazione energetica APE
In fase di pre ristrutturazione edilizia è possibile eseguire un’analisi che mostra l’effettivo stato dell’edifico. Questo permette di concentrarsi sui punti con maggiore dispersione e di individuare anomalie, quali ponti termici, non visibili altrimenti.
Riportiamo di seguito i termogrammi eseguiti durante un analisi prima della realizzazione della coibentazione esterna. Si nota una difformità termica sulla facciata dell’edificio a sinistra.
E’ possibile individuare i pilastri, il solaio, ed un probabile calorifero installato sotto la finestra. In tale punto, indicato dalla freccia rossa, è presente la dispersione più elevata.
Contrariamente, nell’edificio di destra, sul quale è già stato realizzato un isolamento, si nota invece uniformità termica.
Una successiva indagine, eseguita dopo il lavori di ristrutturazione, sarà in grado di documentare la corretta posa in opera dell’isolamento termico. Dopo la costruzione di un unità abitativa è possibile verificare la corretta posa in opera dei componenti utilizzati nella realizzazione. In fase di acquisto è possibile verificare l’esattezza della classe energetica assegnata.
Un altra analisi che aveva lo scopo di evidenziare la trama scheletrica dell’edificio e i punti con maggiore dispersione, affinché si potesse preventivare un intervento di efficientamento energetico. Anche in questa costruzione costruita nel nord Sardegna, si possono notare i pilastri, i solai, i caloriferi sotto alcune finestre. Sono quindi evidenti i punti di maggiore dispersione.
Serramenti
Per conseguire elevati livelli di efficienza energetica sia nella costruzione che nella riqualificazione di un abitato, è opportuno ricorrere nell’analisi termografica per la verifica del serramento e del nodo serramento-parete. La norma UNI 11637-1 in vigore dal 2 marzo 2017 fornisce indicazioni a carattere progettuale, definisce le metodologie di posa in opera e quelle di verifica, dando alla termografia un peso di notevole importanza.
I serramenti costituiscono una parte fondamentale nell’unità abitativa, sia in merito al fabbisogno energetico, ma anche riguardo al comfort. La non corretta installazione del serramento è causa di infiltrazioni e correnti di aria e insorgenza di muffe sullo stipite murario interno.
Questa analisi non distruttiva consente di individuare anche la tenuta dei vetrocamera. Può avere quindi un ruolo di prevenzione se inserita in fase di contratto con gli operatori edili che, durante la posa in opera, osserveranno più attenzione alla regola.
Il davanzale passante in marmo è, assieme al controtelaio metallico, un
altro punto critico della nostra unità abitativa. La messa in opera di
un davanzale in blocco unico corrisponde alla creazione di un ponte
termico che inficia sulle prestazioni energetiche della nostra
abitazione.
Tale sistema crea la formazione di condensa superficiale e quindi l’insorgere di muffe, peggiorando il comfort abitativo.
In questo termogramma si è voluta evidenziare la trama muraria di una parete. Quella interna a destra adiacente ad una esterna, a sinistra, e la composizione della travatura in alto. A parità di temperatura interna in tutti gli ambienti vi è una differenza di temperatura tra le due pareti
Ricerca tubazioni
La termografia può essere utilizzata per la ricerca di tubazioni di un impianto idrico, prima di eventuali lavori. Questo per evitare la rottura accidentale durante l’esecuzione dell’opera. Nei termogrammi riportati come esempio grazie a questa tecnica è stato possibile individuare le tubazioni di acqua calda di alimentazione della centralina idrica : fascio adiacente al muro n°1 , le alimentazioni di lavandino ( n°2) e doccia (n°3) e lo scarico di quest’ultima (n°4).
Le tubazioni dell’acqua fredda, di norma, passano sempre affiancate a quelle dell’acqua calda. In una seconda fase di analisi possono essere individuate anche queste ultime.
Fascio adiacente al muro n°1 e le alimentazioni di lavandino n°2
Alimentazione doccia n°3 e lo scarico di quest’ultima n°4.
Il risultato di questo tipo di analisi è strettamente collegato alla risoluzione e alla sensibilità termica della termocamera. Questa deve essere in grado di apprezzare minuscole variazioni di calore sulle superfici interessate.
Infiltrazioni
La ricerca di infiltrazioni di acque meteoriche in coperture o solai, è in genere una problematica molto comune. Questa spesso richiede interventi risolutivi invasivi, come demolizioni, carotaggi. Tali interventi creano disagi sia a livello economico che abitativo. L’indagine termografica permette di evidenziare eventuali infiltrazioni di umidità o di acqua in quelle superfici rivestiste quali membrane bituminose, anche quando non sono visibili ad occhio nudo. Tale indagine fornisce indicazioni sulla provenienza e sullo stato di propagazione dell’infiltrazione stessa. Questo permette di concentrare l’intervento solo nei punti necessari con la conseguente diminuzione di costi di manodopera e materiali e dei disagi agli inquilini.
Tubi di scarico
L’ostruzione dei tubi di scarico può causare non pochi problemi alla nostra vita quotidiana.
Quando
le tubazioni sono visibili la termografia è in grado di individuare
eventuali ostruzioni o diminuzioni di sezione come nel caso riportato,
dovute al deposito di calcare o di sporcizia in genere, all’interno del
condotto di scarico.
Ricerca perdite
La ricerca delle perdite d’acqua è in una problematica molto comune, sopratutto in edifici datati che nel corso degli anni hanno visto diverse modifiche sugli impianti idrici. Questa spesso richiede interventi invasivi alla ricerca di un ipotetico punto di perdita con relative demolizioni e ripristini. Tali interventi creano disagi sia a livello economico che abitativo. L’indagine termografica permette di evidenziare in diversi casi il punto preciso della perdita limitando l’intervento alla parte interessata con la conseguente diminuzione di costi di manodopera e materiali.
Allarme umidità
L’isoterma di allarme umidità indica le aree in cui è presente il rischio di crescita di muffa o di conversione dell’umidità in liquido. In edilizia sono di fondamentale importanza quelle condizioni in cui la temperatura superficiale interna raggiunge o è inferiore alla temperatura di rugiada. Tale condizione implica inevitabilmente la formazione di muffa.
Distacco d’intonaco
Il distacco dell’intonaco può essere attribuito, oltre che ad un’errata messa in opera, a fattori anche naturali. I principali sono l’acqua e l’umidità nelle loro diverse forme. La pioggia, imbattendosi sulle pareti provoca un’abrasione consentendo la penetrazione dell’acqua all’interno della malta. Questo fenomeno, soprattutto nei periodi invernali, con presenza di ghiaccio, è fonte principale del distaccamento. Altra causa è il rigonfiamento dovuto alla ruggine delle armature nel cemento armato.
Un’analisi termografica ci permette di individuare tali anomalie anche a distanze notevoli. Grazie alle diverse inerzie termiche, le zone in cui l’intonaco o un qualsiasi rivestimento risulta essere distaccato dalla muratura, a prescindere dalle cause, si presenteranno in modo differente.
Sempre più frequentemente si sente parlare di distacchi di intonaco all’interno di edifici scolastici. Questo provoca, oltre che importanti danni materiali, l’interruzione delle attività e talvolta qualche infortunio.La scarsa manutenzione dovuta alla carenza di fondi oppure all’inconsapevolezza del problema, fanno sì che si intervenga ormai troppo tardi.
Con un’analisi termografica, in tempi brevissimi, si è in grado di stabilire se l’aula è sicura o meno, garantendo la sicurezza degli alunni e del personale scolastico. Di conseguenza assume notevole importanza un programma di manutenzione predittiva eseguita regolarmente, permettendo di intervenire solo nei punti di maggiore degrado.
Un’analisi termografica di questo genere è anche fondamentale per il controllo e la manutenzione di affreschi all’interno di chiese e di immobili di interesse storico e artistico.
Nel termogramma riportato d’esempio è possibile notare i punti in cui l’intonaco di uno stabile commerciale presenta diverse anomalie termiche.
Le perizie termografiche con Certificazione RINA – termografia di livello 2 – UNI EN ISO 9712:2012 sono di supporto legalmente riconosciuto alle perizie di CTP ( consulenti tecnici di parte) e di CTU (consulenti tecnico d’ufficio) ed ai periti in genere.
Altre Applicazioni
Energia Termoidraulica Industria Nautica Veterinaria Medicina Sicurezza
Visita la pagina “articoli“ per maggiori approfondimenti
Sede operativa Oristano Sardegna
